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La Relazione

Che cos’è la relazione? E’ il rapporto che intercorre tra il cane ed il suo proprietario, costituita da scambio, collaborazione reciproca, condivisione di cose, tempo emozioni e giochi; è un momento di incontro e confronto.

La relazione è DIALOGO

Accade che, a volte, il dialogo venga meno compromettendo tutto…. Vediamo come e perché.

Quali sono gli errori che minano la relazione?

  • REIFICAZIONE: il cane è considerato un oggetto… CANE DA… il proprietario è interessato solo all’aspetto performativo. Il cane non è considerato come un compagno di vita ma, come un mezzo per raggiungere degli obiettivi. Questo non accade solo in ambito sportivo (premesso che se alla base c’è il divertimento del binomio può solo fare bene) ma, anche quando il proprietario è interessato solo al suo utilizzo pratico, ad esempio cane da guardia, da caccia, etc.

Il cane non è obbligato a fare qualcosa…lo fa perché vuole farlo, perché alla base c’è un rapporto che, come sopra, è basato sui principi sacrosanti della condivisione e del rispetto.

  • ANTROPOMORFIZZAZIONE: il cane viene considerato come fosse un essere umano, gli si imputano alcuni comportamenti, come ad esempio “fare i dispetti” che, in realtà, non appartengono assolutamente all’etogramma specie specifico di questo animale. Se abbiamo questo approccio non lo ascoltiamo, anzi proiettiamo su di lui il nostro modo di pensare, e non ci aspettiamo di avere nulla da imparare da lui. Anche in questo caso lo priviamo della sua identità e della sua dignità. L’animale è diverso da noi e tocca a noi rispettare la sua diversità, dobbiamo considerarlo come un soggetto diverso da noi (alterità) con cui relazionarci.

  • LA BANALIZZAZIONE: approccio superficiale, leggero, non attribuire importanza o valore; porta a ritenere che non occorra impegno e conoscenza, a non richiedere approfondimenti o approcci professionali

  • IL PIETISMO: l’animale è un’entità minore, sfortunata, e va aiutato. In questo approccio l’interazione è sbilanciata, con eccessi di tutela, morbosità e non viene riconosciuto il giusto valore al cane.

  • LA VISIONE ICONICA: basata su modelli dati dalla cultura, dai mass media, dalle mode, quindi su stereotipi. Questo approccio ci porta a pensare di sapere tutto sul cane solo ascoltando ciò che culturalmente viene trasmesso (le numerose credenze popolari come pucciare il muso nella pipì, spaventare il cane con il giornate arrotolato per “educarlo”) o credendo a ciò che i mass media dicono (i pastori tedeschi sono Rex, i pit bull sono cattivi, etc)

Quando la relazione non è corretta si ha un duplice effetto: sul cane, che si trova in difficoltà ad esprimere i propri comportamenti in modo adeguato e può quindi mostrare comportamenti inadeguati o patologici, e sul proprietario che sarà frustrato ed insoddisfatto. Da un punto di vista di “training” una relazione non corretta lo rende difficile se non impossibile.

Ricordiamoci sempre che la relazione è la base della nostra vita con il nostro cane.

La domanda a questo punto è… Come fare perché una relazione si sviluppi e si mantenga corretta e sana?

Perché questo avvenga non devono mancare

  • RESPONSABILITÀ: farsi carico della relazione con il cane e della relazione del cane con il mondo esterno

  • CONSAPEVOLEZZA: dare valore ed impegnarsi nella relazione

  • EQUILIBRIO: basare la relazione su tutti gli aspetti, senza sbilanciarla (ludico, affettivo, performativo, etc)

  • CONGRUITÀ: conoscere e rispettare le caratteristiche specie-specifiche del cane in generale e, nello specifico, le caratteristiche di razza

Altro elemento fondamentale per una buona relazione è l’ATTENZIONE.

Dove è rivolta l’attenzione (del cane e del proprietario) nelle attività che svogliamo assieme? E’ all’interno del binomio (siamo assieme qui e ora e ci consideriamo a vicenda) oppure diretta all’esterno (ognuno perso nei propri affari… il cane annusa ed il proprietario guarda lo smartphone)? Che l’attenzione sia diretta verso l’interno è fondamentale, è da qui che inizia il dialogo, dal prendersi in considerazione; da rendersi partecipi a vicenda l’uno della vita dell’altro. Ci siamo tu ed io… io per te e tu per me…

Federica Centra – Educatrice Cinofila


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